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Approfondimento

Pubblicare il software sul catalogo nazionale Developers Italia

I software della piattaforma cloud Nivola, della piattaforma big data Yucca Smart Data Platform e quello di CSI Atlante per l’accesso a dati geografici e geoservizi: sono questi i primi software che abbiamo pubblicato in riuso e in open source nel Catalogo nazionale Developers Italia.

Un risultato significativo per il CSI, frutto del lavoro di squadra del Centro di eccellenza Open source e dei colleghi che lavorano ai diversi progetti, in collaborazione con il Team di Trasformazione Digitale.

Pubblicare il software in riuso e con licenza software libero non è soltanto un adempimento normativo richiesto dal Codice di Amministrazione Digitale: rappresenta una vera e propria rivoluzione per la pubblica amministrazione e per gli operatori del mercato ICT, che possono partecipare allo sviluppo di nuovi servizi digitali. Per un ente pubblico questo significa eliminare costi di licenze e vincoli di lock in tecnologico, potendo così investire su una collaborazione tra enti basata su standard, interoperabilità e dati aperti.

Ma in sostanza cosa significa rendere disponibile il software nel catalogo nazionale?  

  • Primo: il codice sorgente deve essere disponibile in un repository pubblico (il CSI ha scelto Github) e con una licenza in software libero, seguendo le indicazioni fornite dalle linee guida AgID
  • Secondo: il repository va registrato sul Catalogo nazionale Developers Italia attraverso una procedura chiamata di “onboarding”. Nel repository pubblico vanno poi depositate le informazioni utilizzate dall’automa, denominato “crawler”, che provvede alla generazione dei contenuti sul Catalogo nazionale. La pubblicazione è molto rapida se si dispone di un codice sorgente “pronto” per essere pubblicato: questo significa aver progettato e realizzato il software seguendo le buone pratiche, ad esempio, di controllo qualità, documentazione, dipendenze da librerie proprietarie.

Se occorre un cambio di paradigma nella pubblica amministrazione, questo riguarda dunque anche la formazione: il CSI offre attività di consulenza specifica per valutare quando l’opzione del software libero sia tecnicamente ed economicamente vantaggiosa.

settembre 2019

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