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Ricerca e sviluppo

Il potere dei dati per migliorare il turismo

Quando ci spostiamo, tutti portiamo con noi uno smartphone (almeno), che registra una gran quantità di informazioni: da dove veniamo, quanto tempo ci fermiamo in un luogo, con quale frequenza visitiamo una zona o percorriamo una data tratta. Da queste informazioni, rese anonime e aggregate, possono essere desunti anche i principali comportamenti delle persone sul territorio. Ad esempio: quante persone si spostano in un dato comune per turismo? E per lavoro? Si tratta inoltre dati “vivi”, perché permettono di conoscere le informazioni quasi in tempo reale.

Per chi si occupa di data analysis questi dati sono come un nuovo filone d’oro in una miniera. Le possibilità di applicazione sono molteplici e anche la pubblica amministrazione comincia a utilizzarli per le proprie attività di pianificazione. Pensiamo ai servizi per la smart city, ma anche alla riqualificazione urbana, alla pianificazione della rete commerciale, dei trasporti pubblici, per non parlare del turismo e della gestione degli eventi. 

Il CSI ha condotto una sperimentazione proprio su questi dati, per capire se potessero essere utili per identificare, ad esempio, gli eventi che portano più turismo in città e le iniziative che possono attrarre un maggior numero di visitatori. Sono stati analizzati i dati relativi a più di 20 milioni di passaggi su 18 punti di interesse distribuiti sul territorio piemontese nel corso di un anno, dalle località sciistiche ai principali luoghi di fede, oltre che le piazze centrali di alcune delle più importanti città della regione. A questi dati sono stati aggiunti quelli delle precipitazioni, della temperatura, della presenza di neve, dei grandi eventi sul territorio, in un grande “data mashup”.

Cosa ci hanno detto i dati? Ci hanno mostrato, “numeri alla mano”, che gli Svizzeri prediligono zone specifiche della nostra regione, come Alba ed Asti, che gli Inglesi amano le nostre montagne e che in concomitanza di CioccolaTò il numero di turisti presenti a Torino è stato sensibilmente maggiore rispetto a quello registrato nel corso di altri grandi eventi. È possibile, inoltre, analizzare quali fattori siano stati significativi durante grandi afflussi di persone, ad esempio il meteo. 

La sperimentazione ha quindi dimostrato come questi dati, combinati con altri, possano arricchire le informazioni a disposizione di chi deve pianificare e gestire flussi turistici o grandi eventi, permettendo di simulare scenari futuri, progettare la mobilità o il dispiegamento di determinati servizi. 
Inoltre alcune analisi, se comunicate al pubblico, potrebbero essere di aiuto nella programmazione di una visita o di un viaggio in un dato luogo, generando così un circolo virtuoso tra domanda e offerta di turismo.  
 

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